Come si svolge il percorso di Coaching?
Il coaching è un metodo efficace e pragmatico, semplice, per giungere ad un obiettivo: un percorso che offre strumenti pratici ed efficaci in grado di aiutare concretamente a superare molti problemi - a cui spesso ci si rassegna -, e raggiungere qualunque obiettivo realistico (arrivare a giocare in "Serie A" a 50 anni non è un obiettivo realistico, ma suggerisce che ci sia almeno un bisogno che può essere soddisfatto con altre strategie.).
Si basa sull'empatia , sull'ascolto attivo - in pratica sul rapport - ,e sull'idea che chiunque è in grado di apprendere nuove strategie di comportamento, così come è stato in grado di apprendere quelle vecchie. Ogni strategia può essere estratta e appresa.
Il coach è colui che "presta" il metodo per individuare le strategie limitanti - che sono alla base dei comportamenti e delle convinzioni che non ci permettono di realizzarci -, e sostituirle con altre più funzionali ed efficaci nel rispetto dei valori della persona.
Questo processo permette di aprire nuovi scenari, e far emergere le risorse che servono alla persona per giungere al suo obiettivo.
Lo si può definire anche un percorso di crescita personale, a cui la persona intraprende ogni volta che c'è l'esigenza di un cambiamento reale e duraturo.
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Per cambiare la tua vita è necessario cambiare il tuo modo di pensare alla vita: mettere in discussione alcune convinzioni, e accedere a nuove risorse. Insomma cambiare prospettiva, e fare esperienza dei risultati che si raggiungono di volta in volta.
La buona notizia è che cambiare è possibile: nello stesso modo in cui abbiamo appreso ad essere come siamo possiamo apprendere ad essere come vorremmo. Sembra anche troppo semplice detto così, ma funzioniamo in questa maniera.
Cambiare è possibile, è vero, a patto che lo VUOI, SAI COME fare e, soprattutto, ti concedi L'OPPORTUNITÀ di avere successo (non mi stancherò mai di ripeterlo). È il tuo cambiamento e può partire solo da te!
Il primo passo è volerlo. Il secondo consiste nel darti una opportunità reale: la tua occasione per riuscire. È forse il momento più critico, quello dove molti si bloccano. È questo il passo davvero decisivo! Senza questa prima azione concreta nulla è possibile, e la volontà si trasforma in frustrazione.
l terzo è fare chiarezza, e giungere a un obiettivo realistico e ben formulato. Ti serve una strategia che sia coerente con te, i tuoi reali bisogni e i tuoi valori. Quindi non resta che accedere, passo dopo passo, agli strumenti più adatti a te stesso/a per entrare in possesso delle risorse necessarie, per agire efficacemente, e coerentemente.
In ultimo ci sono i feedback che ti dicono se stai andando nella direzione giusta o qualcosa va accordato meglio.
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Il percorso comincia con una CONSULENZA GRATUITA in cui Coach e Coachee (così viene chiamato il Cliente) si conoscono e considerano assieme se ci sono i presupposti necessari per collaborare, valutano Stato Presente e Stato Desiderato, e quale strategia d'intervento possa essere la più efficace.
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È il momento in cui di fatto si stringe un patto di collaborazione paritaria finalizzata al raggiungimento dell'obiettivo del Coachee.
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Le prime sessioni sono settimanali.
Tra una sessione e l'atra il Coach assegnerà dei "compiti a casa": si tratta di esercizi pratici e funzionali che hanno lo scopo principale di allenare e sviluppare le risorse emerse durante la sessione. Successivamente il tempo tra una sessione e l'altra andrà ad estendendosi gradualmente fino a che il Coachee avrà assimilato risorse e comportamenti tanto da essere autosufficiente.
Infatti il compito del Coach è proprio quello di portare il Coachee all’autosufficienza nel modo più pratico, e nel minor tempo possibile.
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Vediamo un po' più nel dettaglio cosa succede una volta che si è conclusa la prima consulenza, e si decide di proseguire:
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Alla base di un percorso di coaching ci sono responsabilità, empatia, professionalità, e soprattutto fiducia reciproca: il Coach è il primo che crede nei mezzi del Coachee perché sa che dispone di ciò che serve per accedere al cambiamento..
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Si comincia con il fare chiarezza sullo STATO PRESENTE o Stato Problema (SP). È il punto di partenza. Attraverso le domande si comincia ad a fare emergere bisogni, valori e si ricava la struttura che sta dietro lo stato problema in cui si trova attualmente il Coachee .
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Si identifica lo STATO DESIDERATO (SD). Si tratta di chiarire dove il Coachee vuole arrivare.
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A questo punto si individuano le INTERFERENZE che non permettono al Coachee di compiere il passaggio da SP a SD che possono essere, per esempio: convinzioni limitanti, scarsa autostima, un problema nella gestione di un’emozione - come ansia, rabbia o paura - o un conflitto interiore (una parte di me vuole, e altra no).
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Si individuano tutte le RISORSE necessarie al Coachee per giungere dallo SP allo SD, e la strategia con cui può disporre concretamente di queste risorse, come acquisirle e svilupparle.
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Si stabilisce un OBIETTIVO che sia in linea con bisogni e valori, che sia realistico e specifico, ed espresso secondo criteri specifici che lo rendano efficace, verificabile ed ECOLOGICO (in PNL sta ad indicare che non nuoccia in alcun modo al Coachee o ad altri. Il controllo ecologico è un passaggio fondamentale).
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Quindi si permette al Coachee di “fare esperienza” dello SD: si portano le risorse nei livelli di apprendimento, e nei canal sensoriali (i sensi) per sperimentare come sarà la persona nello SD, come se già disponesse di tutte le risorse necessarie a raggiungere lo SD.
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Se c’è congruenza ed ecologia si procede al primo step pianificato nell'obiettivo, e con il primo compito a casa.
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Si prosegue verificando i miglioramenti ottenuti, e continuando a porre attenzione a tutto ciò che emerge mentre si fa esperienza e si esercitano le risorse necessarie, fino a che non divengono comportamenti radicati ed efficaci.
Alberto Gambetta Mental Coach | Ferrara e provincia.