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Focusing
della Relazione Interiore

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Il Focusing è una abilità prima che una pratica o una tecnica. una abilità innata in ogni essere umano che, per ragioni soprattutto culturali, abbiamo messo un po' da parte. E come ogni abilità più la si esercita più la si affina. 

Quindi possiamo dire che il Focusing è stato scoperto, e non inventato. Il processo è codificato al solo scopo di facilitare l'uso di questa abilità e renderla più efficace.

Ann Wiser Cornell lo definisce «un processo incentrato sul corpo che porta alla consapevolezza e alla guarigione interiore»

Il corpo nel Focusing non è fisico come siamo abituati a pensarlo - in un certo senso è esso stesso simbolo -, è un tutt'uno di materia, spiritualità e di parti che agiscono, e ci agiscono, per garantire il nostro bene. Il problema sorge quando l'agire di queste parti finisce per produrre un effetto opposto alle loro intenzioni (che sono sempre positive).

 

Il Focusing è il modo per accogliere queste parti in uno spazio amorevole e sicuro, in assenza giudizio, e confrontarsi con esse.

 

In altre parole: il nostro corpo riassume il nostro vissuto in sensazioni fisiche sulle quali possiamo appunto focalizzare attraverso una serie di 6 passaggi: sono i "felt sense" o "sensazioni sentite". Ne abbiamo di continuo, semplicemente non li riconosciamo per quello che sono, e non ne conosciamo il linguaggio.

 

«Si può avere una sensazione netta che non si è ancora aperta rivelando il suo contenuto. Questo è il felt sense, una percezione somatica. È la percezione somatica di una situazione, di un problema, di un aspetto della propria vita». (Eugene Gendlin)

 

Il linguaggio dei felt sense è al contempo somatico e simbolico, ed è in costante mutamento.

 

È la capacità di seguire, accogliere e far evolvere i felt sense che mette in moto un processo di cambiamento che parte dalla parte più profonda di noi stessi.

Cos'è Il Focusing?

Nei primi anni '60 il professor Eugene Gendlin dell'Università di Chicago iniziò a svolgere una ricerca che verteva sul quesito: «Perché la psicoterapica riesce ad aiutare alcune persone ma non altre?»

Assieme ai suoi colleghi cominciò a studiare le registrazioni di centinaia di ore di sedute (e percorsi) di terapia. Fu chiesto sia ai terapeuti che ai clienti di valutare se la terapia avesse avuto effetto e venero rilevati eventuali cambiamenti positivi attraverso degli specifici test. Se tutte e tre - terapeuti, clienti e test - confermavano il successo della terapia allora questa diventava caso di studio per la ricerca di Gendlin.

 

Mentre non trovarono nessuna differenza sostanziale nel comportamento dei terapeuti quando spostarono la loro attenzione sui pazienti fecero una scoperta importante e affascinante: esisteva una differenza specifica tra i clienti di una terapia efficace e quelli di una inefficace. Una differenza che poteva essere i individuata già dalla prima o seconda seduta.

A un certo punto della seduta i clienti delle terapie di successo, rallentavano il loro solito modi di parlare, l'esposizione si faceva meno chiare, e iniziavano a brancolare alla ricerca delle parole che avrebbero potuto descrivere quello che stavano percependo i quel preciso momento. Questi clienti sperimentavano, di fatto, una consapevolezza corporea vaga difficile da descrivere, che percepivano direttamente durante la seduta. I pazienti delle terapie inefficaci, invece, restavano "nella testa" anziché immergersi nel corpo: per quanto analizzassero il oro problemi la loro terapia non funzionava.

Gendlin decise di trovare un modo di insegnare quell'abilità che faceva la differenza. Agli inizi pesò che il Focusing fosse utile solo in terapia, ma si accorse che le persone iniziavano ad usare quella abilità anche fuori dalla terapia, e per altri scopi. 

Il Focusing è quindi una risorsa naturale. Fu l'osservazione di ciò che le persone fanno quando cambiano in modo efficace  che portò a questa scoperta. 

DI fatto attraverso i Focusing portiamo la nostra attenzione nel corpo,  e ne accogliamo i messaggi accedendo ad una consapevolezza profonda che va oltre quella della sola parte razionale, la mente,

I "movimenti" del Focusing

Gendlin codificò una serie di passaggi - movimenti - che servono a rendere fruibile ed efficace l'accesso a questa risorsa naturale.

Nelle prime pagine del sui libro “Focusing” (1978) - tradotto in diciassette lingue - lo stesso Gendlin scrive:

 

«Il Focusing è la fase di sviluppo che si apre dopo essere entrati in contatto con le emozioni. Riguarda un diverso tipo di attenzione interiore nei confronti di ciò che all’inizio è percepito confusamente. Tutto questo viene successivamente messo a fuoco e, per mezzo di specifici movimenti interiori […] , ha luogo un cambiamento a livello corporeo. Un’altra scoperta importante è che il processo di cambiamento reale è accompagnato da sensazioni piacevoli. Lavorare efficacemente sui propri problemi non è una forma di tortura.»

Quindi, come funziona il Focusing? Con calma… infatti nel Focusing "si va con la parte più lenta": si rispettano i tempi naturali, e necessari all'evoluzione delle parti, senza forzare.

 

Gendlin ha suddiviso il Focusing in 6 movimenti principali:

  1. CREARE UNO SPAZIO - CLEARING THE SPACE

  2. IL FELT SENSE

  3. IL SIMBOLO

  4. LA RISONANZA

  5. PORRE DOMANDE

  6. ACCOGLIENZA

 

Attraverso l'esercizio, la pratica esperienziale di compiere questi passi, è possibile rendersi capaci di accedere ad una via di cambiamento e benessere profondi e naturali.

Una volta appresa è una pratica potentissima, e sempre accessibile che può accompagnarci per tutta la vita.

 

In alcune esperienze "pioneristiche" il Focusing si sta rivelando molto efficace in campo educativo come modo straordinario di entrare in sintonia con i bambini aiutandoli a entrare a loro volta in sintonia con le loro emozioni. In alcune scuole - per lo più all'estero - il Focusing viene insegnato agli insegnanti che, nei modi più opportuni, lo portano ai bambini con enormi benefici per entrambe le parti.

Chi può trarne benefico?

Il Focusing ci fornisce il metodo per accedere ad una qualità naturale dell'essere umano, una qualità che, seppur in minima parte, tutti abbiamo già espresso nella vita.

 

Per cui il Focusing "appartiene a tutti". Non è concepito per un solo scopo: la cosa meravigliosa è che si può imparare il Focusing e usarlo in qualsiasi situazione sia necessario, per esempio:

  • se ci si sente bloccati in terapia. Alcuni terapeuti - soprattutto negli Stati Uniti e nei paesi nordici - includono il Focusing nella loro terapia, altri consigliano al paziente di apprenderlo e metterlo in pratica tra una seduta e l'altra.

  • se si vuole conoscere meglio cosa si sente e cosa si vuole, questo perché il Focusing ci riporta nel corpo e ci rimette in contatto con tutto ciò che per noi è reale, con i nostri sentimenti, i desideri, e i nostri bisogni.

  • se si vuole trovare il modo per gestire le emozioni che ci travolgono. Se le emozioni sono così forte è per un buon motivo. Hanno una "storia" da raccontare e ci riportano ad una "parte" fondamentale del nostro essere. Il Focusing ci permette di ascoltare questa storia e ad avere una relazione serena con i sentimenti più forti, a riconoscerli e ascoltarli anziché esserne travolti.

  • Se ci ci vuole liberare di blocchi e dipendenze. Ascoltando empaticamente la parte di voi che è responsabile del problema, e ottenendone la collaborazione, il Focusing aiuta molto  nel superare blocchi e dipendenze.

  • Se ci si vuole liberare dagli eccessi di autocritica , e aumentare l'amore e l'accettazione per sé stessi. Attraverso il Focusing si impara trasformare il Critico Interiore in un alleato, e a far crescere l'amore e l'accettazione verso sé stessi, ciò a sua volta permette un cambiamento piò rapido e profondo in quelle aree della vita che ne hanno più bisogno.

  • Se si vuole prendere una decisioni chiare e centrate. Per prendere decisioni, specialmente quelle più importanti, abbaio bisogno di partire da tutto in nostro sé: sentire la giustezza della scelta che si sta compiendo a un livello che trascende l'analisi logica. Si tratta di rendersi in grado di operare una scelta che sia giusta per sé in senso olistico, ossia accogliendo e integrando tutti i fattori in un insieme armonioso.

Fonti:

  • Eugene Gendlin, "Focusing" Ed. Astrolabio

  • Ann Weiser Cornell "Focusing: il potere della focalizzazione nella vita privata e terapeutica" Ed. Crisalide

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Alberto Gambetta Mental Coach | Ferrara e provincia.

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